Cardiologia
La visita cardiologica è, ancora oggi, una tappa insostituibile da cui nessun esame strumentale può e deve prescindere.
Essa infatti, consente non solo di formulare il sospetto diagnostico, ma anche di guidare la scelta degli ulteriori approfondimenti strumentali e laboratoristici.
Gli esami vengono effettuati, esclusivamente su appuntamento, direttamente presso la vostra struttura o presso una qualsiasi delle strutture sopra menzionate. Tutti gli esami sono accompagnati da refertazione scritta e nel caso di indagine ecografica, da riproduzione digitale su cd‐rom o stampa su carta fotografica.

Esame Ecocardiografico

L’ecocardiografia transtoracica è l’esame strumentale non invasivo più adeguato per la diagnosi definitiva di cardiopatia nei piccoli animali, fornendo una valutazione sia morfo‐strutturale che funzionale del cuore e consentendo di stabilire una prognosi e guidare le scelte terapeutiche. Un esame ecocardiografico completo è costituito dall’esame bidimensionale, monodimensionale, color Doppler e dagli esami Doppler ad onda pulsata, continua e tessutale.
La metodica bidimensionale consente di evidenziare le alterazioni a carico delle diverse strutture cardiache e valutare la funzione sistolica globale e segmentaria. L’esame monodimensionale, attraverso la misurazione degli spessori parietali e dei diametri cavitari, fornisce numerosi parametri di funzionalità ventricolare sinistra e destra.
Il Doppler, sia spettrale che a codice di colore, analizza la velocità e la direzione del flusso ematico, consentendo di evidenziare stenosi, insufficienze valvolari, shunts e di stimare in modo indiretto i valori pressori camerali. L’esecuzione dell’esame ecocardiografico deve conformarsi agli standard pubblicati, permettendo di ridurre la variabilità intra‐ ed inter‐operatore in caso di esami seriali effettuati dallo stesso operatore o da operatori diversi.
Per tale motivo, salvo importanti controindicazioni, i pazienti vengono posti in decubito laterale, destro e sinistro, su un apposito tavolo da ecografia fenestrato. Spesso sarà necessario tricotomizzare l’aia cardiaca.
Le sonde a disposizione sono una sonda elettronica di tipo microconvex con frequenza pari a 6‐10 MHz, una sonda elettronica phased array con frequenza pari a 2‐3 MHz ed una sonda elettronica phased array con frequenza pari a 2,5‐7 MHz.
Esame Elettrocardiografico

La registrazione elettrocardiografica conserva ancora tutta la sua validità nella diagnostica delle turbe del ritmo cardiaco.Fornisce inoltre indicazioni sulla forma ed il volume delle camere cardiache, sull’equilibrio ionico del paziente e sulla sua risposta alla terapia. L’esame elettrocardiografico è quindi, nell’ambito della visita cardiologica, complemento essenziale dell’esame fisico. Per questo motivo viene costantemente eseguita la registrazione, della durata media di 3 minuti, delle derivazioni periferiche e qualora lo si ritenesse opportuno anche quella delle derivazioni precordiali.
Un corretto esame elettrocardiografico, confrontabile con le informazioni standardizzate dalla comunità scientifica, prevede il posizionamento del cane o del gatto in decubito laterale destro, con gli arti perpendicolari al tronco e la testa ed il collo, in linea con lo stesso, adagiati al piano di appoggio.
Tuttavia, a volte, alcuni soggetti non tollerano il decubito laterale ﴾gatti, pazienti con difficoltà respiratoria﴿. In questi casi, partendo dal presupposto che gli animali non devono essere sedati con alcun tipo di farmaco, anche se scarsamente collaborativi, può essere preferibile eseguire l’esame elettrocardiografico in decubito sternale o in stazionale quadrupedale, tenendo in considerazione le alterazioni della morfologia e della polarità delle onde elettrocardiografiche, che tali posizioni comportano.


Monitoraggio Holter 24h

Un ulteriore contributo allo studio del ritmo cardiaco può essere apportato dall’esame Holter, che registra, in modo dinamico, gli eventi elettrici cardiaci nelle 24‐48 ore.
Un elettrocardiogramma della durata media di 3 minuti riproduce infatti solo lo 0,2 % dell’attività elettrica cardiaca nelle 24 ore. Per questo motivo è opportuno ricorrere all’impiego del monitoraggio Holter ogni volta che l’esame elettrocardiografico non ha messo in evidenza alcuna aritmia, che pure si ritiene possa essere responsabile di un determinato quadro sintomatologico. Numerosi disturbi del ritmo a carattere parossistico sono infatti responsabili di crisi sincopali o lipotimiche o di episodi di debolezza.
L’esame Holter trova ulteriore applicazione nella verifica dell’efficacia della terapia farmacologica in corso di tachiaritmie ventricolari o sopraventricolari.
Qualora riteniate opportuno eseguire un monitoraggio Holter 24h, potrete richiedere la spedizione del registratore Holter corredato delle istruzioni relative all’applicazione dell’apparecchio. Provvederete poi a rispedire lo stesso registratore che verrà letto entro le 48 ore dalla ricezione. Al termine della lettura riceverete via e‐mail il relativo referto.

Procedure Interventistiche
Gli interventi minimamente invasivi mediante catetere stanno diventando sempre più comuni in medicina veterinaria. Essi consentono di correggere numerosi difetti cardiaci congeniti e acquisiti riducendo la morbilità e la mortalità dell’intervento chirurgico. Sin dalla prima valvuloplastica a palloncino eseguita in un Bulldog nel 1980, il campo di applicazione delle procedure interventistiche si è notevolmente ampliato includendo numerose tecniche innovative.
Le procedure interventistiche sono oggi comunemente utilizzate per il trattamento efficace e talora totalmente risolutivo di patologie quali il dotto arterioso pervio, la stenosi polmonare, le stenosi valvolari atrio‐ventricolari, i difetti del setto interatriale ed interventricolare, le bradiaritmie potenzialmente mortali.
Di seguito sono brevemente descritte alcune delle procedure interventistiche più comuni disponibili per il trattamento delle patologie congenite ed acquisite.
Tutti gli interventi sono eseguiti con l’ausilio di un medico veterinario specialista in anestesiologia. Le modalità di intervento, le tecniche e i dispositivi necessari, saranno concordati con i colleghi, previa visita cardiologica e relativi esami strumentali. E’ opportuno programmare gli interventi con sufficiente anticipo, tale da consentire l’ordine dei materiali necessari, specifici per ogni singolo caso.